c/o Polo Museale
Una Mosra dedicata al surrealismo fantastico e onirico dell'artista Guelfo Bianchini.
Una preziosa occasione per fare un viaggio nell'arte contemporanea.
La mostra, promossa dalla Regione Marche (assessorato alla cultura), dalla Provincia di Ancona e dalla Provincia di Macerata è realizzata da: Comune di Camerino, Polo Museale Camerino, Università degli Studi di Camerino, Soprintendenza dei Beni Artistici ed Etnoantropologici delle Marche; si avvale del patrocinio del Ministero per Beni e le Attività culturali, del Senato della Repubblica, della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, del Comune di Fabriano.
Si tratta di “Sette sezioni di una mostra distribuita sui tre livelli del Polo museale di Camerino – dice la curatrice Silvia Cuppini, titolare di storia dell'arte contemporanea dell'Università di Urbino - per far dialogare l’opera di Guelfo Bianchini (Fabriano 1937 – Roma 1997) con i reperti archeologici e i dipinti delle collezioni civiche e con i resti di animali preistorici del Museo di Scienze Naturali della Università. Nasce dall’idea dell’innesto, praticato a livello botanico, il progetto di accostare opere d’arte contemporanee alle antiche; il Polo museale, in questo caso, non è solo un contenitore, ma piuttosto un luogo vivo disposto ad accogliere le provocazioni degli artisti del Novecento per offrire anche nuovi percorsi di interpretazione alle opere conservate”.
“Presenze al Polo, un titolo misterioso - ci spiega la curatrice Silvia Cuppini - che racconta in prima istanza la monografica di Guelfo divisa fra autoritratti, ritratti, autobiografia, paesaggi e gli amici siderali, le piccole creature in scultura dai nomi stravaganti: la Palleta, il Volficano, il Diofico, la Cocorna e tanti altri. Il Polo Museale avrà così il privilegio di presentare una straordinaria retrospettiva di un artista poliedrico, di fama internazionale, legato da profonda amicizia con i maggiori personaggi dell'arte contemporanea: da De Chirico a Mirò, di cui saranno esposte significative opere. Guelfo fu infatti ritratto da illustri esponenti dell’arte del Novecento, come sottolinea la curatrice Silvia Cuppini: “Il periplo intorno alla personalità artistica di Guelfo, che si allarga alle presenze di Chagall, De Chirico, Dalì, Kokoschka, Masson, Tommasi Ferroni, Man Ray e tanti altri che condividendo l’amicizia con l’artista marchigiano hanno lasciato nel suo museo immaginario traccia della loro opera, si completa nella definizione di quel mondo internazionale dell’arte fra metafisica e surrealismo che ha animato più di una vena dei percorsi di ricerca di un ieri appena trascorso”.
Mostra a cura di
Silvia Cuppini
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Tel. 0737.402309 E-Mail: musei.civici@unicam.it