Manifestazioni di religiosità popolare integrata nelle tradizione locale è, a Tolentino, la Processione del Cristo morto, che si tiene nella tarda serata del Venerdì Santo tra fiaccole e torcieri e continua da tempi immemorabili con le suggestive ed impressionanti figure della confraternita segreta degli incappucciati, che la gente chiama più popolarmente “i sacconi” che, con passo lento e cadenzato, trasportano sull’antico baldacchino, l’immagine del Cristo deposto dalla croce.
E poi, ancora a Tolentino, la rievocazione della battaglia della Rancia che avvenne il 3 e il 2 e il 3 maggio 1815 tra i Napoletani di Gioacchino Murat e gli Austriaci.
Sfilate di soldati, bandiere al vento, accampamenti, vivandiere, rancio offerto agli spettatori, simulazione della battaglia sul campo con cariche di cavalleggeri, rombo dei cannoni, crepitio dei fucili…
Nei primi giorni di maggio la città si anima di centinaia di figuranti attraverso i quali si ripercorrono i drammatici avvenimenti di quella che fu definita la prima battaglia del Risorgimento italiano perché anche quel momento, così importante della nostra storia, non sia dimenticato.